L’OMS riconosce l’importanza della Medicina Tradizionale Cinese

L’OMS riconosce l’importanza della Medicina Tradizionale Cinese

Nel compendio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che diventerà operativo per gli stati membri a partire dal 2022, nel capitolo 26 fa il suo ingresso la Medicina Tradizionale Cinese (MTC). Nel nuovo compendio, che avrà ripercussioni globali, sarà inserito un sistema di classificazione che servirà a identificare concetti fino ad ora comuni solo agli operatori del settore come “equilibrio tra Yin e Yang” e “carenza di Qi”.

La portata globale di questo compendio non ha eguali. Il documento classifica migliaia di malattie e diagnosi e definisce l’agenda medica in oltre 100 paesi. Influenza su come i medici fanno diagnosi, come le compagnie assicurative determinano la copertura, come gli epidemiologi fondano le loro ricerche e come i funzionari della sanità interpretano le statistiche sulla mortalità.

Il famoso capitolo 26 del compendio dell’OMS intende essere un riferimento standard che tutti i professionisti potranno utilizzare per aiutare a diagnosticare la malattia e valutare le possibili cause. Per la prima volta nella storia, i codici della Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD) includeranno terminologia come la carenza di Qi della milza o la stasi del Qi del fegato.

Questo cambiamento epocale che sta per avvenire nella direzione di un’assistenza sanitaria universale ha trovato anche delle forti resistenze da parte di buona parte della critica occidentale. L’Oms ha affermato che la sua strategia per la medicina tradizionale cinese “fornisce indicazioni agli Stati membri e alle altre parti interessate per la regolamentazione e l’integrazione di prodotti, pratiche e professionisti sicuri e di qualità garantita“. L’OMS Ha sottolineato che l’obiettivo della strategia “è promuovere l’uso sicuro ed efficace della medicina tradizionale regolando, ricercando e integrando i prodotti della medicina tradizionale, i professionisti e le pratiche nei sistemi sanitari“.

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Cos’è l’energia vitale (Qi) nella medicina tradizionale Cinese

La medicina tradizionale cinese (MTC) si basa sui “tre Qi” di cielo, terra e uomini. Tutti e tre sono collegati – gli umani sono solo una parte della rete globale di energia che intreccia tutto nell’universo.

La MTC è più interessata alla funzione di ciascun organo, che all’organo stesso. Questo antico sistema comprende che tutti i problemi fisici dipendono dal Qi che non è in armonia. Perché ciascuno degli organi del corpo funzioni bene, il suo Qi individuale deve fluire liberamente. Quindi, affinché un corpo sano funzioni al suo massimo potenziale, tutti gli organi devono lavorare in armonia.

Il Qi nella medicina tradizionale cinese

Secondo la medicina tradizionale cinese, questa energia vitale, il Qi , nell’individuo si trova pochi centimetri al di sotto dell’ombelico. In corrispondenza di tale zona anatomica, dobbiamo immaginarci un serbatoio caldo di energia che alimentiamo attraverso il respiro, il cibo, le abitudini.

Il Qi ha tre diverse valenze:

  • Energia nutritiva: è il yinqi, ovvero il Qi che deriva dagli alimenti che ingeriamo, che si trasformano in energia da utilizzare che circola in tutti i canali del corpo ed è in stretta connessione con l’energia del respiro.
  • Energia respiratoria (o energia celeste): è il tianqi. Essenzialmente è l’aria che inspiriamo. L’unione tra tianqi e guqi costituisce la prima energia che abbiamo visto, lo yinqi.
  • Energia “ancestrale”: è l’energia che riceviamo in eredità, informazioni che il nostro corpo ha ricevuto dagli antenati e dai genitori. Si chiama jing, ha un carattere innato e deriva dall’unione dei gameti.

Il significato dell’ideogramma del Qi

L’ideogramma è importante e rappresenta un chicco di riso che, a seguito di cottura, sviluppa dei vapori; il chicco esplode e sprigiona energia. Cosa significa? Da qualcosa di estremamente materiale, attraverso un processo di trasformazione, si giunge a qualcosa di estremamente sottile e impalpabile. Il riso è la materia che attraverso vari passaggi giunge ad essere spirito. Secondo gli orientali “la nascita è una condensazione dell’energia in materia e la morte una dispersione della materia in energia”. L’essere umano è una manifestazione del fluire di questa energia, è energia.

La stessa Energia Universale che anima il Cielo e la Terra è presente nel corpo umano, è questa che ne consente il movimento, la crescita e il continuo mutamento. Attraverso il cibo di cui si nutre, l’uomo è costantemente in contatto con il Qi della Terra e attraverso il respiro è invece in contatto con il Qi del Cielo.

L’energia dell’uomo è in costante rapporto con l’esterno e più riesce ad adattarsi all’esterno, più l’energia fluisce al suo interno.

Nell’essere umano il Qi è la forza vitale che scorre, continuamente e incessantemente. La MTC paragona il Qi all’acqua, la cui natura è quella di scorrere e di essere presente in ogni luogo in cui si manifesta la vita. Se l’acqua ristagna, imputridisce, fino a diventare velenosa. Lo stesso vale per il Qi, che nell’uomo scorre lungo certi canali detti Meridiani o Canali Energetici (Jing Mai).

Come funziona il Qi?

Quando moriamo, le parti fisiche di noi rimangono, ma la nostra forza vitale, il nostro Qi, se n’è andata. Qi dà tutto alla vita. Senza di esso, non c’è né crescita né cambiamento, ma questo potere animatore è solo un lato del Qi. Il Qi viene solitamente tradotto in italiano come “energia”, ma questa forza comprende anche l’intelligenza e la funzione. Di queste forze – potere, intelligenza, funzione – le ultime due sono le più importanti.

Ciascuno degli organi del corpo ha il suo Qi, la sua funzione e il suo scopo. Come un televisore, il corpo ha bisogno di energia per funzionare. Deve essere collegato a una fonte di energia. Tuttavia, per ottenere un’immagine chiara – affinché il corpo funzioni bene e sia sano – ogni componente deve funzionare bene da solo. Quindi ogni parte deve anche lavorare in armonia con il tutto.

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Un insieme interconnesso

La MTC guarda al corpo umano, alla Natura e all’Universo stesso come interi sistemi interconnessi collegati dal Qi con tutti i sistemi interni funzionanti in armonia. La natura di una cosa è compresa in relazione ad altre cose intorno ad essa. L’uomo è, in effetti, parte della natura. Non è separato da essa. Nessun uomo può controllare la Natura. Oltre a comprendere che tutto è connesso, la MTC ha anche imparato come applicare questo principio di connessione migliaia di anni fa.

La MTC non si concentra sul problema o sul sintomo, ma considera il corpo umano come una rete interconnessa. Ad esempio, un mal di testa non è solo visto come un dolore nella zona della testa, è un sintomo di uno squilibrio energetico più grande. Invece di limitarsi a trattare il mal di testa, la MTC utilizza le proprie peculiarità per arrivare alla radice dello squilibrio. Una volta trattata la causa principale, il sintomo scompare. Tutti i professionisti che conoscono la MTC puntano a questa semplice saggezza: quando un corpo è in equilibrio, il disagio non può entrare.